Il filosofo cinico Diogene Laerzio camminava con una lanterna in mano per cercare l'uomo. A distanza di oltre due millenni gli “esploratori” della Lega dovrebbero imitarlo per cercare di porre fine a questa difficile ricerca del candidato a sindaco da sottoporre poi alla “benedizione” di Matteo Salvini. Intanto, però, la Lega oscilla come un pendolo tra il burocrate Antonino Minicuci e l'avvocato Paolo Zagami. Sembra, infatti, che questi due siano i profili più gettonati per guidare il centrodestra alla conquista di Palazzo San Giorgio a Reggio. Nessuno dei due ha la statuetta di Alberto da Giussano sul comodino e tuttavia nessuno dei due sembra convincere in pieno gli alleati che, per un motivo o un altro, avrebbero già espresso delle perplessità.
Perplessità, più o meno valide, che potrebbero aprire un'autostrada alla candidatura a sindaco di Tilde Minasi, la quale come consigliera regionale è la più alta carica istituzionale leghista in città, è donna, è avvocato, ha esperienza amministrativa e conosce perfettamente la macchina burocratica del Comune essendo già stata assessore delle varie giunte-Scopelliti per quasi un decennio. A questo punto George Clooney direbbe; what else? Noi, più prosaicamente chiediamo: che altro? Che (o chi) altro saprebbe rappresentare meglio la Lega a Palazzo San Giorgio? A un'eventuale candidatura della Minasi gli alleati potrebbero soltanto applaudire e stendere un tappeto rosso...
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio
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