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Brogli a Reggio, cosa farà il Viminale?

Presentata dal centrodestra una nuova interpellanza urgente al ministro Lamorgese

Rieccolo! Il centrodestra torna alla carica sui brogli elettorali consumati alle ultime elezioni comunali presentando una nuova interpellanza urgente al ministro Luciana Lamorgese per sapere «quali iniziative intenda assumere il Ministro al fine di verificare i fatti accaduti a Reggio Calabria, attivando tutti i poteri conferiti dalla legge, anche di tipo ispettivo, alla luce delle gravi vicende segnalate e già risultanti dal procedimento giurisdizionale; quali iniziative e provvedimenti intenda adottare, se le irregolarità riscontrate fossero confermate, al fine di assicurare la legittimità e la legittimazione delle istituzioni comunali, ristabilendo così, in ultima analisi, la libertà e genuinità del voto». Firmatari dell’interpellanza i parlamentari Maurizio Gasparri, Stefano Candiani, Maurizio D’Ettore, Fulvia Caligiuri, Isabella Rauti, Francesco Cannizzaro, Wanda Ferro, Cristian Invernizzi, Maria Tripodi, Sergio Torromino. Nel documento presentato in entrambi i rami del Parlamento viene evidenziato che «gli indagati avrebbero messo in opera un articolato, quanto pervasivo, sistema di alterazione del procedimento elettorale, sia mediante la nomina di presidenti di seggio che parrebbero compiacenti, in forza di deleghe in sostituzione da ritenersi illegittime e disposte in assenza di rinuncia dei presidenti designati; sia mediante la registrazione di voti falsi, espressi, fra l’altro, a nome di soggetti ultraottantenni ricoverati in case di cura o, addirittura, di elettori deceduti; negli atti del procedimento penale, peraltro, vengono proiettate ombre assai significative sulla posizione del Sindaco allora in carica, poi riconfermato, Giuseppe Falcomatà».

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