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L’equilibrio precario del centrosinistra di Reggio, si va avanti tra tensioni e mal di pancia

Comune in balia delle onde, la maggioranza dimostra sempre più speso di avere smarrito il suo slancio

Il Municipio di Reggio Calabria

Una situazione politica alla deriva. La maggioranza di centrosinistra che governa Palazzo San Giorgio vive alla giornata. L’ultimo episodio di una situazione di sofferenza che si è sanato con un nuovo comunicato in corsa per salvare il salvabile e la rielezione di Carmelo Romeo alla guida della commissione consiliare politiche sociali denota come le fibrillazioni dentro il Municipio siano costanti. «Crediamo che la sua riconferma sia il più corretto epilogo di una vicenda che purtroppo è stata, come spesso è purtroppo accaduto, fin troppo strumentalizzata dall'opposizione, esclusivamente con finalità mediatiche» scriveva soltanto poche ore addietro la maggioranza dopo le dimissioni improvvise del consigliere “civico” dopo il consiglio comunale di fine anno.
Un passo per blindare esternamente la solidità della maggioranza che già era stata messa a dura prova dalla lite tra il capogruppo del Pd Giuseppe Sera e il consigliere Cuzzocrea nel corso di una riunione di commissione. Scintille ed episodi che si ripetono con frequenza come quando si è consumata la definitiva frattura con il consigliere Mario Cardia che è passato nelle file dell’opposizione consiliare. Una maggioranza fragile che continua ad arrancare da quando il sindaco Giuseppe Falcomatà e molti altri consiglieri sono stati sospesi per la sentenza Miramare. Non per colpa del facente funzioni Paolo Brunetti ma perché è un centrosinistra logorato e soprattutto alle prese con continui problemi amministrativi che attanagliano da anni il Comune.

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