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De Luca flirta con Renzi. Incontro a Reggio per creare un partito a trazione meridionale

Effetti collaterali dell’Autonomia differenziata. Cateno vuole essere capolista alle prossime elezioni europee

Confronto a tutto tondo sui risvolti legati al progetto di legge sull'Autonomia differenziata proposta dal ministro Roberto Calderoli. Ieri pomeriggio, in un affollato salone dell'hotel Excelsior, ci hanno provato Italia Viva e il movimento "Sud chiama Nord", con un parterre che ha registrato le presenze di rappresentanti sindacali, amministratori pubblici, e soprattutto i leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, il deputato siciliano di Italia viva, Davide Faraone e il coordinatore calabrese di Italia viva, Ernesto Magorno. Il confronto, aperto dal coordinatore reggino del partito di Matteo Renzi, Antonino Nocera, ha toccato i diversi aspetti legati alla proposta di legge di riforma autonomista regionale avviata dal governo, ma anche futuri scenari politici, in vista anche delle prossime elezioni europee. «Il Mezzogiorno con l’autonomia differenziata farà un ulteriore passo indietro – ha detto Magorno – dobbiamo avere la forza di governare i nostri territori e di mettere nella giusta dimensione le risorse che abbiamo, però credo che questo progetto di legge indebolisce il Mezzogiorno, lo rende più lontano dal resto del Paese e lo mette fuori dall’Europa».
Sul tema più politico Magorno ha evidenziato che «Cateno De Luca, con “Sud chiama Nord”, come ha dimostrato di saper fare in Sicilia, mette in campo la buona amministrazione».

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