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I numeri bocciano il sindaco Falcomatà. L'analisi di Reggio Futura

Confrontato il decennio governato dal centrodestra col decennio del centrosinistra: il paragone è impietoso. Palmara: «Quest’Amministrazione ha fatto più danni alla città del devastante terremoto del 1908 e di due Guerre Mondiali. Non lo diciamo noi ma i dati di Istat, Ccia e Comune»

Stop agli slogan, largo ai numeri. E attraverso i numeri Reggio Futura ha analizzato come era Reggio guidata dal centrodestra (2002-2012) e com’è oggi Reggio guidata dal centrosinistra (2014-2024). Un lavoro certosino quello svolto dall’avv. Italo Palmara, presidente di Reggio Futura (ieri mattina all’hotel Torrione era coadiuvato dal prof. Erasmo Villardita, del direttivo di Reggio Futura). La premessa da cui si sono mossi Palmara e Villardita è stata la formazione della nuova giunta e alla votazione in Consiglio sulla mozione di sfiducia e hanno evidenziato come ancora una volta il centrosinistra reggino abbia anteposto gli interessi di partito a quelli della città: «L’attrito creatosi tra il sindaco Falcomatà e il suo partito non è stato ricomposto ma semplicemente accantonato per mero attaccamento alla poltrona».

Reggio Futura ha dato il via all’operazione verità. Così Italo Palmara: «Recita un antico adagio “ripeti una menzogna 10, 100, 1000 volte e diventerà verità”. La sinistra reggina lo sa benissimo e oggi ha il coraggio di sostenere di “non voler consegnare la città a quel centrodestra che tanti disastri ha provocato”. Ma allora proviamo ad analizzare se davvero il centrodestra ha fatto “disastri” e se la sinistra ha portato benefici a Reggio. Il nostro studio si basa solo sui numeri, che rappresentano un dato oggettivo e incontestabile. Numeri certificati da fonti qualificate come la Camera di Commercio, Assaeroporti, il Sole 24 Ore, l’Istat e il Comune di Reggio Calabria. Nella nostra ricerca abbiamo preso in esame dei parametri che rappresentano una sorta di termometro per lo stato di salute di ogni città, e cioè: le nuove iscrizioni e le cessazioni delle attività economiche; il numero di voli e di passeggeri riferiti all’aeroporto cittadino; la classifica annua stilata da “Il Sole 24 Ore” su “Ambiente e Servizi”; le variazioni del numero di residenti in città».

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