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Regionali, i medici di Reggio Calabria: "Non usare la sanità in campagna elettorale"

"Candidati presentino proposte non usino episodi per consenso"

ROMA (ITALPRESS) – Dopo un lungo e articolato percorso negoziale, iniziato nel 2024 e proseguito nei mesi successivi, è stata firmata oggi la preintesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto sanità per il triennio 2022-2024, che riguarda oltre 580mila dipendenti non medici del Servizio sanitario nazionale. L’accordo è stato sottoscritto dalle organizzazioni

Un invito a tutte le forze politiche, «senza distinzione, ad evitare toni esasperati, proclami emotivi o strumentalizzazioni che possano turbare ulteriormente un tessuto sociale già provato da anni di difficoltà, specie nel comparto sanitario» viene rivolto dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria. «Esortiamo i candidati e i rappresentanti politici - è scritto in una nota - a non alimentare divisioni, né a sfruttare singoli episodi o disagi personali per fare leva sull'emotività collettiva, generando narrazioni distorte della realtà sanitaria del nostro territorio. La sanità non è un concetto astratto, né un semplice argomento da talk show: è fatta da operatori, da medici, infermieri, tecnici, personale amministrativo che ogni giorno, spesso in condizioni difficili, garantiscono la tutela della salute pubblica».

L’Ordine afferma che una «visita al Pronto soccorso o un’esperienza personale non sono sufficienti per esprimere giudizi complessivi sul sistema sanitario, che va analizzato nella sua complessità, nelle sue criticità ma anche nei suoi punti di forza. I Pronto soccorsi sono affollati in tutta Italia, non solo a Reggio Calabria. Nonostante ciò, i medici affrontano le criticità ogni giorno, con spirito di sacrificio, abnegazione e una professionalità che viene ignorata o data per scontata».

«Troppo spesso - prosegue la nota - si assiste a giudizi affrettati, superficiali e privi di basi oggettive, magari pronunciati sull'onda dell’emotività o dell’esperienza individuale. Questo atteggiamento non solo non rende giustizia al lavoro quotidiano dei professionisti della salute, ma offende l'intera categoria e contribuisce a minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni sanitarie».

«Invitiamo i candidati e gli esponenti politici - afferma l'Ordine - a presentare proposte concrete, programmi articolati, visioni a lungo termine, e non ad aggrapparsi a singoli episodi per trarne facili consensi. La sanità merita rispetto, rigore e serietà. Serve un confronto costruttivo, non slogan o apprezzamenti estemporanei che rischiano solo di generare sfiducia e conflitti».

L’Ordine, «pur non volendo entrare nel merito del dibattito politico», prende le distanze «da ogni forma di strumentalizzazione e sottolinea con forza la necessità di moderare i toni, mantenere obiettività e rispetto verso chi opera ogni giorno in trincea, spesso con risorse insufficienti e in contesti estremamente complessi».

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