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Ponte sullo Stretto, anche da Villa San Giovanni parte un esposto in Procura

Il Partito Democratico chiede verifiche sul percorso tecnico: «Territori di fatto commissariati»

Un rendering del Ponte sullo Stretto."Per me è una grande soddisfazione, vi ringrazio". Con queste parole il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha aperto la riunione al Mit sull'aggiornamento del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. Al ministero si è svolto l'incontro istituzionale per presentare la relazione del progettista sull'aggiornamento del progetto definitivo del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia.ANSA/US MIT+++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

È stato depositato l’esposto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria sull’iter complessivo predisposto ed attivato, a livello nazionale e locale, per il progetto Ponte sullo Stretto. Dettagli e contenuti saranno il clou della prossima riunione, domani alle 16.30, del comitato “Titengostretto”. «I cittadini, non solo gli espropriandi – spiega Enzo Musolino, segretario del circolo villese del Partito Democratico – si sono mossi per chiedere chiarezza, verifiche, attenzione, tutele a fronte di una procedura tecnica da più parti ritenuta insufficiente, bisognevole d’integrazioni, mancante di studi aggiornati. Quest’assunzione di responsabilità del Comitato si aggiunge alle iniziative che il Pd di Villa ha da tempo intrapreso. In questi mesi di battaglie contro l’accelerazione, documento dopo documento, iniziativa dopo iniziativa, incontro dopo incontro, abbiamo tenuto alta l'attenzione dei cittadini, informandoli, affiancandoli, cercando di interpretare le fumisterie in campo, le incertezze strumentali, la confusione che sta accompagnando tutta la questione. Abbiamo parlato – prosegue l’esponente dem – di “anestetizzazione” dei territori e di sostanziale commissariamento degli stessi per alimentare il dibattito pubblico che, per legge, ci è stato sottratto, per stimolare le iniziative e l'impegno di tutti gli amministratori coinvolti che, di fronte a queste grandi questioni, non sono autosufficienti, non possono agire da soli ma hanno bisogno della società civile, della cittadinanza attiva, dei corpi intermedi».

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