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Reggio, il mare diventa strumento didattico e sociale

Sono finiti nei circuiti della giustizia ancora piccoli, da oggi impareranno a misurarsi con il valore del gioco di squadra e del rispetto delle regole. In mare. Su un’imbarcazione in cui è stata barattata dalla criminalità l’illusione di una vita migliore di tanti disperati che arrivano dagli scenari di guerra e fame. La barca usata per la tratta degli esseri umani e sequestrata alla criminalità diventa una sorta di aula didattica, di palestra di vita. Una parabola ricca di simbologie e speranze la mini crociera che solcherà i mari dello Stretto. L’esperienza nata dalla sinergia tra il Dipartimento giustizia minori e la Lega Navale Reggio Sud dopo il successo dello scorso anno si ripete. Non una gita, o meglio non solo dei giorni di svago per i ragazzi che troppo presto hanno rischiato di finire nei tentacoli della devianza, ma un approccio diverso alle cose, attraverso un percorso formativo che è stato avviato in questi mesi. Infatti l’iniziativa ha visto la sezione Lega Navale Reggio Sud, guidata da Francesco Attisani promuovere dei momenti di incontro con i ragazzi, nella sede del lungomare di Pellaro i giovani hanno appreso le nozioni base della cartografia, del meteo, dei fondamenti di navigazione a vela ed a motore.

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