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Il reggino Aloi guida il riavvicinamento dei Cavalieri di Cristo

La benedizione di Papa Francesco durante l’Angelus: i Templari tornano nell’alveo del pieno riconoscimento della Chiesa

Era un incontro atteso da tempo. Un riconoscimento sentito, quello dei Poveri Cavalieri di Cristo, che domenica scorsa, schierati con i loro ampi mantelli bianchi, in piazza San Pietro, durante l’Angelus di Papa Francesco, hanno ricevuto il saluto e la benedizione del Santo Padre. Dopo la loro soppressione e le tante vicissitudini della storia che hanno penalizzato i Cavalieri nel mondo, domenica scorsa l’incontro e la benedizione di Papa Francesco in piazza San Pietro. In duecento, guidati dal gran maestro mondiale, l’avvocato reggino Nino Aloi, si sono schierati davanti al Santo Padre. Un riavvicinamento ed un riconoscimento che segue una serie di incontri con i Patriarchi della Chiesa e il patronaggio di sua eminenza Josè Sarajeva Martins. Dopo essere stati ricevuti dal cardinale Martino, dal cardinale Kabongo segretario dell’amato Giovanni Paolo II, dopo avere dimostrato con centinaia di opere di Carità la loro dedizione ai bisognosi.

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