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Polistena, quattordici diplomati col massimo dei voti In sei centrano la lode

I centisti dell’Itis “Milano”. Le 8 classi quinte del diurno e quella del serale hanno riportato buone votazioni

Dalla notte prima degli esami, all’alba del diploma con il cento. L’Itis “Michele Maria Milano” di Polistena festeggia i suoi alfieri: i diplomati con 100, di cui 6 con lode, sono ben 14. In generale le 8 classi quinte del diurno e quella del serale hanno riportato buone votazioni, e questo ha reso davvero soddisfatta tuta la comunità scolastica.
Non era scontato, dal momento che si ripartiva con l’esame di Stato “integrale“, con metà Commissione esterna, dopo gli anni di “maturità light” a causa del Covid. Ma ben 14 brindisi nelle otto classi finali del diurno rappresentano un benaugurante auspicio, segno del lavoro certosino di allievi e docenti, e un buon punto da cui ripartire per il prossimo anno scolastico.
Nello specifico, le studentesse e gli studenti che hanno conseguito il massimo sono: V A (elettronica ed elettrotecnica) Andrea Auddino, Domenico Nicolaci e Giuseppe Pitarelli (con lode); V C (Meccanica e Meccatronica) Carmine Settimo; V D (Informatica e Telecomunicazioni) Vincenzo Giovinazzo (con lode), Maria Ligato, Matteo Mammoliti (con lode); V E (Grafica e Comunicazione) Chiara Albanese, Gloria Mallamace, Maria Vinci (con lode); V F (Informatica e Telecomunicazioni) Loris Principato (con lode); V G (Grafica e Comunicazione) Mariapia Larosa (con lode), Mariamaddalena Napoli; V M (Meccanica e Meccatronica) Mattias Comperatore.
L’Itis polistenese, quindi, consolida quel principio che lo caratterizza: una scuola in cui si bilanciano saper fare e saper essere. Una preparazione, dunque, improntata non soltanto alla specializzazione che dà subito gli strumenti per il mercato del lavoro, ma anche solide basi culturali e trasversali per continuare gli studi.
La mission dell’istituto, colta appieno dai suoi diplomati, è la poliedricità: la capacità di saper cogliere i nessi principali delle materie d’indirizzo, ma padroneggiare competenze irrinunciabili come quelle linguistiche e matematiche. Non bisogna dimenticare, inoltre, che molti dei protagonisti degli esami di Stato hanno partecipato e vinto diversi premi nazionali.
«Siamo molto fieri dei risultati raggiunti dai nostri diplomati – ha spiegato la dirigente scolastica Simona Prochilo – perché riflette il lavoro svolto da ciascun membro della comunità scolastica».

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