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All'insegna della preghiera e della socialità: "Niente paura", l'esperienza di 50 ragazzi al grest estivo nella Locride

Giornate intense, merito della proposta divertente, varia ed educativa al tempo stesso formulata e portata avanti dalla bella squadra di educatori, sette in tutto, affidati e preparati grazie alla formazione svolta sotto la supervisione di don Domenico Bruno

Sono 50 i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni, provenienti dalla parrocchia Spirito Santo di Trani, che hanno scelto di trascorrere la loro esperienza estiva nel territorio locrideo. Ospiti presso la struttura “casa del pellegrino” in Riace superiore. Giornate intense, merito della proposta divertente, varia ed educativa al tempo stesso formulata e portata avanti dalla bella squadra di educatori, sette in tutto, affidati e preparati grazie alla formazione svolta sotto la supervisione di don Domenico Bruno, giovane sacerdote un po’ “strano” per come lui si definisce.

Amante della radio che porta avanti tra i numerosi impegni quotidiani e della comunicazione, soprattutto quella rivolta ai ragazzi di cui ne è promotore. Fondatore del canale “annunciate sui tetti” e successivamente trasformato in una associazione di promozione sociale di cui ne è diventato presidente, il suo unico fine è aiutare giovani e meno giovani, all’uso consapevole e creativo della tecnologia e dei social media. Quotidianamente annuncia il vangelo mediante le sue riflessioni nei tanti canali social. Il tema del camposcuola è “Niente paura”, dal titolo dell’omonima canzone di Ligabue. Ogni giornata trova il suo inizio con la preghiera, cui segue un momento di catechesi e tantissime attività laboratoriali. Non mancano le uscite pensate per i ragazzi: dal mare alla montagna, possibilità che questo territorio offre a quanti si prestano a visitarlo. È una esortazione per gli adolescenti a non temere di incontrare, aprirsi, fidarsi e lasciarsi andare nelle relazioni. Per farlo c’è bisogno di un lavoro su se stessi, sulla propria relazione con Dio e quindi sulla relazione con gli altri. Spesso l’individualismo prende la meglio sulle nostre scelte e sui nostri rapporti facendoci dimenticare la matrice cristiana che ci è stata impressa col Battesimo che ci ha immersi nella vita nuova in Cristo che ci rende tutti figli di Dio amati e uguali.

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