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Festa della Croce, tutte le “strade” che portano al Santuario di Polsi

Domani la solenne processione, condotta dai pellegrini di Santa Cristina. In attesa che si “sblocchi” l’appalto per la pista del Bonamico

Per raggiungere il Santuario di Polsi dove domani si svolgerà la festa dell’esaltazione della Santa Croce, simbolo nativo del Santuario, i pellegrini provenienti da Reggio, dalla Sicilia e dalla Piana di Gioia Tauro potranno utilizzare soltanto la strada “Gambarie-Montalto-Cano-Polsi” , mentre i pellegrini della fascia jonica potranno invece utilizzare la strada “Pietra Lunga- Vocale-Montalto-Cano-Polsi” e la pista “fiumara Bonamico-Farnia-Cano-Polsi”.

Il rifacimento di quest’ultima, oggi in terra battuta, è stata appaltato dalla Regione Calabria ma non si capisce perché la ditta che si è aggiudicata i lavori non abbiaa ancora aperto i cantieri. Fuori uso o chiuse al traffico invece, per ragioni di sicurezza, la pista “Serro Croce-Polsi “e la “Santa Maria-Menti-Polsi”. Quest’ultima non risulta percorribile a causa dei lavori in corso relativi alla costruzione del ponte poco prima di arrivare alla fontana di San Maria. Lavori che l’impresa non ha ancora terminato a causa delle diverse interruzioni effettuate.

Con ordinanza n. 20 del 12 settembre redatta e firmata dal responsabile del procedimento del Comune di San Luca, Antonella Sgarlato, è stato stabilito inoltre, per domani, il divieto di transito nel tratto di strada che dalle località “Cano” e “Tre Arie”, arriva fino a Polsi. Il transito sarà consentito solo ai mezzi di servizio delle forze dell’ordine, quelli di eventuali soccorsi sanitari e tutti i mezzi con a bordo passeggeri disabili provvisti di apposita autorizzazione.

Arrivati a Polsi, i pellegrini che vorranno acquistare un souvenir del Santuario potranno farlo nell’unica bancarella autorizzata che si trova all’interno del convento, al pianterreno, o dovranno fermarsi lungo la strada “Cano-Tre Arie” dove sono stati autorizzati a piazzarsi i pochi venditori ambulanti in regola. Resta da capire come mai i rivenditori non siano potuti rimanere nel piazzale che ha ospitato per anni l’area mercatale. Come resta da capire, perché nel giorno della vigilia della grande festa, i carabinieri della stazione di San Luca, verbalmente abbiano imposto la chiusura dell’unico punto di ristoro che aveva aperto da pochi giorni, dopo la chiusura di tutti gli esercizi commerciali avvenuta nel settembre del 2023.

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