C’è un ponte scientifico, culturale e sentimentale, che arricchisce i premi Biesse eccellenze del territorio ed è quello che si sviluppa sull’asse calabro- siculo, raccogliendo le sfide dei premiati, di coraggio e determinazione.
«Ho iniziato la mia carriera vincendo una borsa di studio Bonino Pulejo», ricorda Teresa Marafioti, ricercatrice scientifica e professore ordinario di ematopatologia all’University College di Londra. «Abbiamo consegnato 1500 borse di studio; investito cinque milioni di euro nella formazione dei giovani calabresi e siciliani ed è un’emozione quando li vedo protagonisti del mondo», sottolinea il presidente della Ses Gazzetta del Sud, Giornale di Sicilia e Fondazione Bonino Pulejo, Lino Morgante. Ed ancora, l'avvicendarsi ai vertici della giustizia di Olga Tarsia, dalla corte di appello reggina alla presidenza del Tribunale di Messina, e le radici peloritane del prefetto di Reggio Clara Vaccaro, amante dello Stretto e del suo mare.
L’umanità che fa la differenza
«È questo il valore che qualifica e unisce le eccellenze che oggi premiamo», esordisce la presidente Bruna Siviglia incassando tanti complimenti per questa ottava e splendida edizione, mentre il brindisi di amicizia di Clelia Marchetta accomuna gli insigniti: Lino Morgante, Teresa Marafioti, Olga Tarzia ed ancora, Teresa Principato, magistrato antimafia che ha rappresentato un pezzo di storia del nostro Paese; Pietro Cozzupoli, già primario dell'unità di urologia e trapianto del rene del Gom; Mario Smorto, medico specialista in ortopedia e traumatologia; Stefano Poeta, agronomo e presidente nazionale Epap Cassa previdenziale; Francesca Cozzupoli, direttore generale Confindustria Reggio; Gaetano Massara, arbitro a livello nazionale del campionato di calcio di serie A. Antonino Cotrupi per il volontariato volto noto della nostra città, sempre con la macchina fotografica in mano (il premio è ritirato dalla nipote Giulia Calabrese e consegnato dalla professoressa Antonietta Morabito); ancora, premio giovani al regista reggino Claudio Quattrone.
Cinquant’anni di professione
È il patrimonio di conoscenze di Mario Smorto. «Ha saputo coniugare in maniera magistrale la scienza medica applicata allo sport, raggiungendo traguardi di eccellenza quale medico della nazionale femminile di calcio e della nazionale di calcio a 5», sottolinea l’avvocato Natale Carbone. «Questo premio è un input per fare ancora meglio», aggiunge il premiato.
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