È la gara che può valere – se vinta – l’ingresso nei playoff. Il trittico finale di sfide con Casertana (domani), la trasferta di Vibo e l’ultima gara interna col Matera già vinta a tavolino serve solo a dare certezze aritmetiche.
I punti attuali della Reggina sono 43 per cui vincendo oggi la squadra raggiungerà quota 49: cioè playoff. Nella sostanza gli amaranto potrebbero anche perdere il derby di Vibo Valentia. Dunque, dipende tutto dalla Reggina e ovviamente dalla Casertana che in questi ultimi tempi è in ripresa e che, sulla carta, ha qualcosa in più della stessa Reggina. Raggiungere i playoff non sarà difficile se gli amaranto si batteranno come hanno fatto spesso con Cevoli e non con Drago. Cava dei Tirreni è un esempio di equilibrio tattico. Di paziente attesa prima del colpo del ko inferto dal destro di Martiniello. Non ci sono le controprove ma sicuramente, forse anche per tanta sfortuna, la Reggina di Drago avrebbe perduto anche a Cava. E invece oggi dopo questa vittoria potrebbe festeggiare l’ingresso nei playoff.
Giocarli sarà importante. Sarà un’esperienza. Vada come vada. Intanto bisogna giocare questa gara che è difficile anche per le qualità dell’avversario. Il cui ruolino di marcia, viste le premesse e le ambizioni della vigilia, non è stato certamente eccezionale. Del resto la classifica parla chiaro: i campani hanno 4 punti in più della Reggina penalizzata. Non tanti considerata la rosa che ha “petali” per citarne qualcuno, come Castaldo, Floro Flores, Zito, D’Angelo e così via. Gente che la C e anche le altre categorie la conosce bene e forse la snobba.
Da questa squadra indubbiamente anche gli stessi tifosi campani si aspettavano di più. Un cammino controverso invece: 12 vittorie, 11 pareggi e 10 sconfitte per un totale di 43 gol fatti e 37 subiti. Attacco accettabile ma difesa deboluccia. Ma tutto questo non deve illudere.
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