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Reggina di scena a Brescia a caccia di un’altra impresa

Trasferta dal sapore speciale per Inzaghi che torna a Brescia dopo il discusso esonero di alcuni mesi fa. Gli amaranto proveranno a respingere gli assalti della formazione biancazzurra, reduce dal successo casalingo sulla Spal. Fischio d’inizio alle 15. È stata una viglia particolare per “Superpippo” che, al di là delle smentite di turno, sogna la promozione. Ieri pomeriggio intanto nella sala stampa del Sant’Agata ha incontrato i giornalisti: «Sulle vicende del passato – dichiara il tecnico – bisogna mettere una pietra sopra. Sono contentissimo di tornare a Brescia dove ho fatto il record di vittorie esterne che ci ha consentito di entrare nella storia. Lì, inoltre, è nato mio figlio, la gente mi vuole bene, anche se nel corso dei novanta minuti saremo avversari, ma l’affetto rimane. La città è nel mio cuore. Detto questo, i biancazzurri sono forti, noi comunque siamo secondi e per ottenere un risultato significativo dobbiamo dare il massimo. Probabilmente il Brescia è un gradino inferiore rispetto alle corazzate che ho sempre nominato. Credo sia sullo stesso livello nostro, anche se l’anno scorso poteva andare in A. Ha aggiunto, inoltre, acquisti importanti ed è in grado, appunto, di metterti in difficoltà, soprattutto in casa. Ci sarà, pertanto, da stare attenti, ma siamo abituati ad affrontare questo tipo di gare».
Ha poi fatto il punto della situazione sugli infortunati: «L’infermeria si è svuotata, ad accezione di Obi che non ha ancora recuperato. Mancheranno anche i due ragazzi Dutu e Agostinelli che resteranno a Reggio perché siamo in tanti». Breve passaggio anche su Santander che partirà ancora una volta dalla panchina: «Federico da qualche giorno si allena con noi e ci vorrà ancora del tempo, ma sono convinto che la condizione ottimale arriverà presto».
Inzaghi si sofferma anche sul modulo: «Il 4-3-3 è confermato, anche perché non voglio stravolgere l’assetto usuale. Nello schieramento ci potrebbe essere qualche avvicendamento visto che avremo di fronte una settimana molto impegnativa. La volta scorsa abbiamo lanciato Cicerelli, prima ancora Gori. Ho sempre detto di avere 28 titolari. Per me non ci sono riserve. In un torneo lungo come quello di B ho necessità di avere a disposizione l’intero organico».
Poi torna sul match di domenica: «La squadra ha sfoderato una grande prestazione. Dico solo che il 2-2 avrebbe ucciso chiunque e, invece, ci siamo nuovamente spinti in avanti con anima e cuore sfiorando a più riprese il successo».
Si complimenta anche con Fabbian: «Giovanni è un 2003 e non lo sacrifico in quella che è la sua caratteristica migliore, l’inserimento. Sta andando oltre ogni più rosea aspettativa e mi auguro che continui così».
Sui social, alla vigilia del match del “Rigamonti”, è intervenuto Giuseppe Sapienza, nuovo direttore generale della comunicazione: «Avventura, scommessa, sfida. Sono solo parole banali quando vengono gettate di fretta al vento, senza cuore, senza mordente. Qui a Reggio Calabria, invece, di cuore ce n’è molto. Ha colore amaranto e vibra di passione, calore e amore. Forse è per questo che sono stato scelto dalla Reggina di Saladini e Inzaghi. Ed è per questo che nel club, a partire dal presidente Cardona, ho trovato accoglienza, competenza, entusiasmo e tanta voglia di crescere insieme. Con orgoglio ed emozione: Forza Reggina, si comincia!».

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