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La Reggina prepara l’assalto di oggi al Venezia. Inzaghi: "Saranno sette finali"

L’imperativo è battere il Venezia per dare seguito al successo di Perugia. I tre punti hanno galvanizzato il gruppo che si appresta ad affrontare l’ostica formazione veneta, reduce dalla vittoria casalinga col Como. Ma nell’occasione priva del tecnico Paolo Vanoli, squalificato per due turni. Inzaghi, nonostante ci sia il rischio di una penalizzazione, crede comunque di poter raggiungere i playoff. “SuperPippo”, che sfiderà il suo passato (si è seduto sulla panchina dei lagunari dal 2016 al 2018) ha caricato i calciatori che saranno trascinati dall’entusiasmo del pubblico. I tifosi trascorreranno Pasquetta al “Granillo” per spingere la squadra.
All’andata segnarono Canotto e il brasiliano Hernani, ribaltando il gol siglato nel primo tempo da Joel Pohjanpalo. Questa Reggina è obiettivamente più forte del complesso arancioneroverde come testimonia il piazzamento in classifica e non solo. Le individualità amaranto sono, infatti, superiori rispetto a quelle ospiti, anche se bisognerà sempre rimanere sul pezzo perché nel torneo cadetto non ci sono incontri dall’esito scontato.
Il tecnico piacentino è tornato ieri pomeriggio ad incontrare la stampa. Conferenza che si è svolta nella sala “Nakamura” del “Sant’Agata”: «Prima di iniziare – ha esordito - ci terrei a fare un grosso in bocca al lupo al presidente Berlusconi che spero si riprenda presto». Poi si è soffermato sugli indisponibili: «Avremo assente pesanti, ma questo non ci dovrà interessare perché in campo ci sarà il migliore undici possibile. Non cerco alibi. Entrando nello specifico, Hernani è squalificato, Gagliolo non recupera, difficile pure la presenza di Majer, mentre Pierozzi è da valutare. Aggiungo ancora che Galabinov ha avuto un problema muscolare e mi auguro di averlo per la prossima trasferta. A prescindere da tutto, abbiamo 45 punti e nessuno ce li ha regalati. Siamo in compagnia del Pisa e addirittura davanti al Parma, a dimostrazione che il nostro è un gruppo solido. Dobbiamo comunque cercare di dare continuità alle prestazioni di Genova e Perugia tornando a fare risultato in casa. Purtroppo abbiamo avuto diverse vicissitudini con tanti episodi negativi che preferisco non elencare. Ma non voglio vedere passi indietro. C’è da affrontare un Venezia che è stato costruito per andare in A ed è in ripresa. Il nostro obiettivo è mantenere i tre punti di vantaggio sul nono posto. La prima finale l’abbiamo vinta e adesso puntiamo sulle altre sette».
Passaggio poi sul modulo: «A prescindere dal sistema di gioco, contano l’interpretazione e l’atteggiamento. Si è passati al 3-5-2 più per una questione mentale che per una reale esigenza tattica. Nulla comunque è deciso e lunedì (domani, ndc) potremmo anche tornare al vecchio 4-3-3 che ci ha tanto tantissimo». Ha, inoltre, espresso parole al miele nei confronti di Liotti che partirà dall’inizio: «Si tratta – ha detto – di un calciatore che qualsiasi allenatore vorrebbe avere in rosa, tant’è che può andare anche in porta. Col Venezia giocherà e pure Loiacono merita la mia considerazione dopo l’ottima prova fornita al “Curi”. Entrambi mercoledì sono entrati con il piglio giusto. Chi fino al momento è stato impiegato poco può diventare fondamentale in questa parte terminale della stagione che si concluderà a fine maggio».
Vanoli: «Partita di sofferenza» «Sappiamo tutti quale sia lo spessore della Reggina. Quest’anno Inzaghi ha adottato un assetto tattico sperimentato anche a Venezia. Pippo in Laguna ha fatto la storia ottenendo la promozione in B, più la vittoria della Coppa Italia di categoria. Per noi sarà una partita di sofferenza», ha detto Paolo Vanoli, tecnico del Venezia. Aggiungendo: «Ultimamente i ragazzi stanno lavorando bene, sono fiducioso. Dobbiamo dare tutto visto che mancano 7 giornate alla fine. È arrivato il momento di pigiare il piede sull’acceleratore».

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