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Restyling debito Reggina, Versace a muso duro contro Abodi: “Giù le mani dagli amaranto”

Dopo l'omologa, il ministro dello sport si era espresso in maniera critica

Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace, interviene in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Ministro che ha parlato della società amaranto che ha recentemente ottenuto dal Tribunale di Reggio Calabria l'omologa riguardo il piano di ristrutturazione del debito.

«Le dichiarazioni del Ministro allo Sport, Andrea Abodi, vanno in direzione opposta rispetto ai principi di indipendenza e imparzialità, propri di chi ricopre ruoli nella pubblica amministrazione. Il suo intervento è spericolato e pericoloso perché, rivolgendosi direttamente alla Covisoc, punta a minare l’autonomia e la serenità di chi ha il compito di esprimere un parere, in maniera decisiva, sulle iscrizioni al prossimo campionato di serie B». E’ quanto afferma il sindaco metropolitano della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, nel manifestare «pieno sostegno ed incondizionata solidarietà alla società Reggina 1914, al suo proprietario, Felice Saladini, al Presidente Marcello Cardona, allo staff tecnico, a tutti i suoi dipendenti, indebitamente attaccati da un autorevole esponente del Governo sol perché hanno aderito legittimamente ad una legge dello Stato».

«Un paradosso insopportabile», lo ha definito Versace che si rivolge direttamente agli esponenti politici reggini che, nel recente passato, «hanno farfugliato di percorsi avviati per arrivare ad un’armonizzazione tra giustizia ordinaria e sportiva». «Se questi sono i risultati della mediazione con il Governo - ha continuato il sindaco facente funzioni - è bene iniziare a porsi qualche domanda sull’effettiva efficacia di certa rappresentanza reggina in seno al Parlamento».

«Nessuno – ha incalzato Versace – si azzardi a toccare la Reggina, fra le aziende, e le realtà sportive e sociali, più importanti dell’intero comprensorio metropolitano. L’attacco di un Governo a trazione leghista, non può abbattersi su chi produce lavoro, sviluppo ed economia in un’area per troppo tempo emarginata ed esclusa da serie e concrete politiche di sviluppo ed investimento. A tal proposito, anche il Governatore Roberto Occhiuto ritengo debba intervenire per tutelare e proteggere una delle realtà economiche più importanti per l’economia e lo sport calabrese attaccata, con inopinata spregiudicatezza, dai vertici del governo nazionale».

«Stessa identica spregiudicatezza – ha affermato – ce la saremmo aspettata dal ministro Abodi, per esempio, anche in altri e clamorosi “comportamenti gestionali non adeguati” che hanno interessato importanti club del Nord Italia. In una fase così delicata, mentre insistono forti pressioni, ad ogni livello, da parte di squadre, guarda caso ancora del Nord, che vorrebbero prendere il posto della Reggina nel prossimo campionato di serie B, l’intervento a gamba tesa del ministro allo Sport è senza alcun dubbio da cartellino rosso diretto».

«Bisogna sempre avere massimo rispetto delle pronunce e dell’indipendenza dei giudici», ha proseguito Versace aggiungendo: «Oggi un tribunale italiano ha riconosciuto la congruità e la correttezza della proposta di risanamento formulata dalla Reggina 1914 sulla base dell’adesione ad una legge dello Stato. Ogni altro tipo di interpretazione è fuorviante, faziosa e, in questo preciso momento, pericolosa per la tenuta economica e sociale non di una società sportiva, ma di un territorio e di un indotto che insieme alla Reggina producono sviluppo».

Le dichiarazione al vetriolo del ministro dello sport

A scatenare la reazione di Versace è stata la dichiarazione rilasciata ieri dal ministro Abodi dopo l'omologa concessa agli amaranto. «Il caso Reggina va esattamente nella direzione opposta dell’equa competizione: il club ha utilizzato una norma dello Stato che non risponde alle norme dell’ordinamento sportivo e nella fattispecie del calcio - ha detto Abodi sulla possibilità del club calabrese di differire i pagamenti sfruttando il concordato concesso dal tribunale fallimentare -. Non è un caso che qualcuno sia andato in Lega Pro o non sia stato ammesso ai play off avendo pagato tutto e tutti e non avendo comprato giocatori, mentre la Reggina ha fatto acquisti e se la sia cavata con il 5% di debiti fiscali. È un provvedimento che rispetto ma non condivido. Siamo fuori dal perimetro che intendevo quando parlavo di equa competizione, questa non lo è».

La replica della Reggina

La replica del club amaranto non si era fatta attendere. “Sono sorpreso dalle dichiarazioni del ministro Abodi. Ritengo che non abbia tutte le informazioni del particolare caso della Società Reggina 1914. Siamo pronti a illustrare anche a lui la nostra posizione, così come ne abbiamo riferito a tutti gli organismi federali dello sport e all’autorità giudiziaria, assumendoci anche responsabilità e penalizzazioni”, le parole di Felice Saladini.

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