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Reggina, la settimana della verità. Saladini al lavoro, e su Inzaghi: «Ha un contratto, lui rimane»

L’imprenditore lascia trapelare la volontà di affidare la società a mani “sicure”

La settimana decisiva per il futuro della Reggina è iniziata. Entro giorno 30 arriverà la comunicazione sull’esito dell’istruttoria della Covisoc e probabilmente solo dopo si scoprirà in che modo si evolveranno i discorsi relativi alla cessione del club. Per i tifosi della Reggina l’ingresso in questa fase chiave avviene con qualche elemento di riflessione in più, dettato dalle dichiarazioni di Felice Saladini al Corriere dello Sport. Si è trattato della prima intervista da quando, il 21 giugno, è arrivato il comunicato stampa in cui si annunciava l’inizio delle interlocuzioni per la vendita della società.
«Ora devo concentrarmi sul mio gruppo». Sono le parole con cui Saladini ha motivato la scelta di passare la mano dopo un percorso che ha portato al risanamento finanziario del club. Tranquillità assoluta, invece, sul fronte iscrizione. «Noi – ha evidenziato l'imprenditore lametino – abbiamo presentato tutta la documentazione necessaria. Non ho motivo di ritenere che ci siano problemi».
Il semaforo verde verso l’ammissione al prossimo campionato di Serie B è atteso anche come possibile spinta verso il cambio di proprietà. In merito a questo capitolo Saladini ha manifestato l’intenzione di trovare un acquirente che possa permettere al club di crescere ancora. «Stiamo lavorando – ha spiegato – su più tavoli, valutando solo gli interlocutori seri e competenti», con la disponibilità alla valutazione di eventuali «nuove proposte».
Espressioni che rassicurano sulla volontà di mettere la Reggina in mani sicure, ma che allo stesso tempo segnalano forse una situazione non ancora vicina alla definizione. Una Reggina normalmente iscritta al campionato rischierebbe oggi di trovarsi a fine giugno senza ancora un orizzonte chiaro. Un rischio, seppur non il peggiore, non di poco conto, che potrebbe diventare un gap nei confronti delle altre società che stanno già lavorando al progetto tecnico.
A proposito di ciò sono significative le parole di Saladini. Su Inzaghi, ad esempio, ha ricordato il fatto che con l’allenatore ci sia un accordo triennale e «non ci sono motivi per metterlo in discussione. «Ci stiamo per avviare – ha aggiunto – alla prossima stagione e credo che per la sostenibilità del club e il suo futuro si debba puntare sui giovani». La compatibilità di queste prospettive con l’eventuale desiderio di Pippo Inzaghi di alzare l’asticella rispetto alla passata stagione sarebbe, evidentemente, da verificare. Indipendentemente dal contratto del mister che scade nel 2025.
Il fatto che, però, Saladini parli in ottica futura (seppur immediata) lascia intendere che la proprietà porterà avanti il progetto Reggina fino a quando non sarà possibile consegnarla a un interessato dalle caratteristiche idonee. Quanto questa fase potrebbe durare, con quali obiettivi e strategie, sono le incognite a cui cercare risposta. Interrogativi che chi ha l’amaranto nel cuore spera di porsi al più presto, considerato che equivarrebbe ad aver superato lo scoglio iscrizione.

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