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Reggina, quei 2.000 in piazza che rivogliono la serie B

Orgoglio e senso di appartenenza. Sono le due certezze dei tifosi della Reggina in mezzo a tanti punti interrogativi e dubbi sul futuro. Lo ha confermato la partecipata manifestazione – almeno duemila tifosi – che nel tardo pomeriggio di ieri si è svolta a Piazza Duomo. Vedere tante persone vestite d’amaranto in un momento così difficile ha dimostrato ancora una volta quanto la città abbia un profondo legame con la sua squadra di calcio.

Una relazione strettissima quella tra la maglia amaranto ed un tessuto sociale che nel calcio ha spesso trovato un veicolo di riscatto. L’idea che tutto possa naufragare è oggi un sentimento ricorrente che è fonte di amarezza e inquietudine.

Ieri pomeriggio la manifestazione organizzata dalla Curva Sud ha regalato un quadro di regginità ferita, ma ancora forte e viva. I cori che hanno fatto vibrare l’aria di Reggio Calabria sono un segno di vita calcistica che alimenta una speranza ancora viva. Le bandiere non hanno smesso di sventolare per un attimo. Si è trattato di scene che hanno regalato momenti in cui la bellezza delle immagini è riuscita ad estraniarsi da un contesto temporale particolarmente preoccupante.

«Il calcio – disse una volta Arrigo Sacchi – è la cosa più importante delle cose meno importanti». Un concetto che trova quasi naturale sublimazione a Reggio Calabria. Una città che avrà pure problemi più seri, ma non avrebbe nessuna voglia di perdere uno dei suoi maggiori mezzi di promozione, nonché una realtà in grado di garantire un indotto non di poco conto in una situazione economica cronicamente problematica. A maggior ragione se ci si trova in una categoria importante come la Serie B.

La manifestazione è servita ad avere un segnale chiaro dello stato d’animo della piazza. I reggini si sentono un po’ spaesati, lasciati senza punti di riferimento e inquietati dal peggio che adesso non è più un’ipotesi remota. Nell’ultimo mese hanno visto nascere tanti punti interrogativi, ottenendo pochissime risposte. Nonostante tutto sentono di aver subito un’esclusione beffarda e sperano che la porta della B possa riaprirsi attraverso i ricorsi.
Sul palco sono intervenuti anche il deputato Francesco Cannizzaro, il sindaco facente funzione Paolo Brunetti, il sindaco metropolitano Carmelo Versace ed il consigliere delegato allo Sport Giovanni Latella.

Non è ancora finita e si auspica che la Reggina riesca a vincere la sua partita per l’ammissione al campionato. Ci sono, infatti, ancora tre gradi di giudizio che possono riscrivere la storia del futuro. Prima tappa fondamentale sarà quella del Collegio di Garanzia dello Sport del 20 o 21 luglio, quando sarà discusso il ricorso presentato dal club amaranto. Proprio ieri sul sito del Coni è apparsa l’ufficializzazione della presentazione da parte della società dello Stretto. Poi, se sarà necessario, si passerà alla giustizia ordinaria con il Tar ed il Consiglio di Stato. L’unica cosa che conta in questo momento per i tifosi è che si trovi una via affinché quest’incubo finisca.

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