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E' corsa a due per la “nuova” Reggina. Oggi si saprà chi la spunta

“La Fenice Amaranto” composta da imprenditori siciliani e calabresi che operano nella formazione universitaria, poi il gruppo Bandecchi-My Energy. Pare già fuori la “Italudo” del campano Agnello

Alla fine sono state tre le manifestazioni d’interesse di chi aveva intenzione di far ripartire il calcio a Reggio Calabria. Si conoscerà però solo oggi chi sarà indicato dal sindaco per presentare domanda di partecipazione in soprannumero al prossimo campionato di Serie D. Le proposte ricevute sono state "La Fenice Amaranto Asd", "Ssd Reggio Football club arl" e "Italudo srl Reggina Football club".
La prima proposta in ordine cronologico arriva da Catania. ma ha anche radici in città. La comunicazione dell’avvenuta presentazione era arrivata quasi in sordina nella serata di mercoledì, ma avrebbe un business plan di tutto rispetto e articolato nel lungo termine con un importante impegno economico. Con un comunicato il gruppo, rappresentato al momento del presidente Minniti, ha parlato di un progetto «credibile, competitivo e solido sul piano sportivo, organizzativo e finanziario». Coinvolge imprenditori reggini e siciliani che operano su scala nazionale nel settore della formazione universitaria. Nuovi dettagli saranno resi noti nel caso in cui dovesse arrivare la scelta, benché tutta la documentazione sia andata al vaglio della commissione per le valutazioni da fornire al sindaco Brunetti. Va ricordato che per partecipare al bando è richiesta la presentazione, tra le altre cose, di garanzie di solidità e capacità di sostenere economicamente i progetti presentati.
L’altro ieri sembrava quasi certo che a prevalere potesse essere la soluzione che prevede la presenza di Stefano Bandecchi al 50% di quella che poi è stata ribattezzata Ssd Reggio Football Club arl. Con lui ci sarebbero al 30% l’azienda My Energy di San Donato Milanese e altri imprenditori reggini pronti a sostenere la causa. Il fatto però che lo stesso Bandecchi abbia preannunciato la volontà di lasciare il progetto dopo un’eventuale conquista della Serie C induce quantomeno qualche riflessione in chi dovrà scegliere. L’imprenditore livornese aveva deciso di impegnarsi in prima persona, proprio per il rischio che nessuno si presentasse e Reggio Calabria perdesse così il treno della ripartenza dalla Serie D. «Sospettavamo - ha spiegato su Instagram il sindaco di Terni e patron dell’Unicusano - che nessuno si sarebbe presentato. Spero a questo punto che sinceramente non sia l'Università Niccolò Cusano la prima in questa votazione. Anche perché noi accompagneremmo la Reggina sino in Serie C, spero che gli altri abbiano ambizioni più ampie ed importanti».
Poi c’è stata la terza proposta: quella dell’Italudo srl Reggina Football club, riferibile all’imprenditore campano Francesco Agnello. Tuttavia, si va verso una corsa a due delle altre soluzioni con la sensazione di un attuale leggero vantaggio de “La Fenice amaranto” legato al fatto che il progetto sia ambizioso e sviluppato su un ampio arco temporale. La scelta, però, avverrà soltanto oggi.
Subito dopo la scelta di Brunetti, la nuova società “vincente” dovrà attivarsi per completare le operazioni di iscrizione al campionato. C’è tempo fino all’11 settembre (ore 12), quando si sarà già giocata la prima giornata in programma domenica 10. La corsa contro il tempo riguarderà anche la definizione dell’organigramma, la risoluzione delle problematiche logistiche e soprattutto l’allestimento della rosa.

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