Ci si prepara ad una Pasqua serena in casa Reggina. La vittoria contro l’Akragas ha rasserenato gli animi, dando soprattutto alla squadra elementi per guardare con fiducia al futuro. I tre punti hanno permesso di allontanare il Real Casalnuovo, sconfitto dall’Igea Virtus, sgonfiando un po’ la posta in palio per lo scontro diretto in programma domenica 7 aprile. Il quarto posto adesso é più al sicuro. La squadra avrà Pasqua e Pasquetta come giorni liberi, mentre si è allenata ieri e lo farà anche oggi sempre al centro sportivo Sant’Agata. Il gruppo avrà modo di staccare e ricaricare le batterie in vista delle ultime giornate di campionato e possibilmente anche dei playoff.
Un traguardo che in ogni caso rappresenterebbe solo un punto di partenza. L’obiettivo sarà fare più strada possibile, con la consapevolezza che le prossime settimane dovranno essere di crescita per avvicinarsi a quel livello che fino ad ora la squadra non ha raggiunto. Quello che le consentirebbe di mettere in discussione la supremazia mostrata da tutte le squadre in vetta alla classifica nel confronto diretto. Anche perché gli amaranto, prevedibilmente, si troverebbero inizialmente davanti una tra Siracusa e Vibonese già nel primo turno. E lo faranno in trasferta, nella stessa dimensione in cui sono arrivate quattro sconfitte nelle ultime cinque gare.
Sembra quasi si giochino due campionati. Uno delle formazioni in alto è un altro dal quarto posto in giù. Nel primo caso gli amaranto sono ultimi, nell’altro la musica è cambiata nel girone di ritorno. Sette vittorie casalinghe nelle ultime nove gare al Granillo danno la misura di un progresso innegabile. Dati che sarebbero stati anche migliori nel caso in cui si fosse riuscita a concretizzare qualche occasione nelle gare pareggiate contro San Luca e Portici. L’ultimo ko casalingo risale proprio alla sfida con il Portici prossimo avversario.
Fa un certo effetto parlare di necessità di miglioramento dopo una cinquina rifilata ad una buona squadra come l’Akragas. Si tratta però del destino ineluttabile per chi si trova a rappresentare Reggio Calabria in serie D. Onori (al momento pochi a dire il vero) e oneri anche per la società.
Il match con i siciliani era la prima uscita casalinga da quando la Reggina 1914 é in liquidazione giudiziale. Dal “Granillo”, con particolare riferimento dalla Curva Sud, sono stati rinnovati messaggi chiari per il club”. “Rivogliamo la nostra storia” e “basta alibi” sono stati cori che hanno rinnovato la manifestazione del desiderio principale di una larga fetta di tifoseria: riavere il marchio come priorità assoluta. Volontà espressa in modo anche più netto da uno striscione: “Basta alibi! Nessuna giustificazione: vogliamo marchio, storia e denominazione per restituire dignità alla nostra tradizione”. Una tappa che passa per un sacrificio economico, in una situazione dove non mancano altri interessati. Il riferimento è all’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero. Chiaro è che un’eventuale acquisizione del marchio andrebbe abbinata ad un titolo sportivo.
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