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Minniti a cerimonie nuovi Gruppi Cc, Calabria più sicura

Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha inaugurato a Lamezia Terme una nuova caserma dei carabinieri con la contestuale elevazione da Compagnia a Gruppo che sarà comandato dal ten. col. Massimo Ribaudo. "Lamezia e la Calabria saranno più sicure" ha detto il Ministro. La caserma, intitolata alla memoria al brigadiere Antonio Mascaro, medaglia d'argento al valore militare, è stata inaugurata alla presenza, tra gli altri, del comandante generale dell'Arma, Tullio Del Sette, del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri e dell'aggiunto Giovanni Bombardieri, del presidente vice presidente della Regione Mario Oliverio e Antonio Viscomi, e delle autorità provinciali e cittadine. Madrina della cerimonia è stata Simona dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto dalla Chiesa ucciso dalla mafia e di cui, domenica, ricorre il 35esimo anniversario della morte. Del Sette ha voluto sottolineare come Lamezia, adesso, "dipenderà direttamente dal comando provinciale e avrà a disposizione un reparto investigativo" e che l'elevazione "sia la dimostrazione dell'interesse dello Stato nei territori". Minniti ha sottolineato che la decisione di costituire un Gruppo carabinieri non è nata sulla spinta dell'emergenza, come era successo a Locri dopo l'omicidio del vice presidente del Consiglio regionale Franco Fortugno, ma per "una normale programmazione di forza nella lotta alla criminalità organizzata". Minniti ha quindi elogiato il lavoro svolto dai magistrati del distretto di Catanzaro. Successivamente, Minniti, accompagnato da Del Sette ha partecipato alla cerimonia per l'elevazione della Compagnia carabinieri di Gioia Tauro a Gruppo che le attività della stessa Compagnia di Gioia oltre a quelle di Palmi e Taurianova, la tenenza di Rosarno e 29 stazioni. La nuova caserma è stata intitolata ai carabinieri Stefano Condello e Vincenzo Caruso, caduti da eroi nella cosiddetta Strage di Razzà a Taurianova avvenuta il 1 aprile del 1977. "Una giornata importante - l'ha definita Minniti - perché segna un salto di qualità organizzativo dell'Arma in un territorio difficile come la Piana di Gioia Tauro. La triste vicenda di Razzà è stata uno spartiacque drammatico nella lotta alla 'ndrangheta che sfidò apertamente lo Stato". Il Ministro ha insistito molto sull'importanza del controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine: "Qui ogni operazione che si fa e che porta all'arresto di 'ndranghetisti o alla cattura di latitanti, diventa strategica perché così si dimostra che non esistono zone franche al controllo dello Stato. Voi - ha detto rivolgendosi ai Carabinieri - dovete sentire l'impegno e la responsabilità dei morti di Razzà e perpetuare nel tempo il loro gesto eroico". Toccante il momento in cui i parenti dei due carabinieri a cui è stata intitolata la caserma hanno consegnato la bandiera che è stata subito issata nel pennone. Presenti autorità civili, militari e religiose.

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