Integrare i migranti nella realtà locale ripopolando un paese destinato alla decrescita, farli lavorare anche recuperando antichi mestieri tradizionali, sfruttare le case dismesse e abbandonate per l'accoglienza ristrutturandole con fondi regionali o con mutui. E anche la creazione di una moneta locale, l'euro di Riace.
Sono questi alcuni degli interventi che hanno caratterizzato il modello Riace, portato avanti dal sindaco Domenico Lucano, adesso agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e illeciti nell'affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti.
Un modello che ora va verso la fine perché una circolare del Dipartimento delle libertà civili e immigrazione del Viminale ha messo sotto accusa la gestione dei rifugiati messa in campo da Lucano alla quale attribuisce 34 punti di penalità, ossia inosservanze rispetto alle pratiche previste dalla burocrazia ministeriale. Lo Sprar verrà chiuso e i migranti dovranno trasferirsi o trovare un'altra sistemazione.
Le immagini mostrano il piccolo borgo del Comune che accoglie i migranti e ritraggono momenti di vita e di integrazione.
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