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Riaprono le scuole a Reggio, la voglia di normalità prevale sulla Dad: "Non facile ma siamo pronti"

La notizia che rimette nuovamente in piedi le lezioni in presenza arriva mentre stiamo ascoltando dirigenti, genitori e studenti di due scuole della città metropolitana di Reggio Calabria. Domani, dunque, si torna a scuola e sarà il primo giorno in cui si ritornerà in classe dopo le festività natalizie. C’è un po’ di disorientamento tra gli attori protagonisti di questo ennesimo sballottamento, ma anche la ferma volontà di ritornare alla normalità perché di questa altalena e della didattica a distanza se ne vuole fare francamente a meno.

Lo dicono con chiarezza Maria Rosa Monterosso, dirigente del liceo scientifico “Volta”, Stefano Maressa, presidente del consiglio d’istituto e Giulia Palamara e Fabio Tortora, due studenti che hanno rilasciato ai nostri microfoni le loro sensazioni. La risposta e’ praticamente unanime: la Dad, seppur strumento imprescindibile nella prima fase, ha creato degli scompensi a tutti i livelli e, nonostante i numeri ancora fortemente preoccupanti del coronavirus in tutta la provincia di Reggio, c’è la volontà di ritornare ad una sana normalità.

D’altronde e’ quantomeno surreale aver visto e vedere la città proseguire nelle sue abitudini con piazze e locali pieni soprattutto nel fine settimana e con tantissimi studenti praticare le loro abitudini: dalla socialità, alle attività extra scolastiche (sport, palestra). E di contro, davanti a questa realtà, vedere solamente fermarsi la scuola. Le parole di Giulia sono pregnanti: “Questa situazione sta provocando ansie e preoccupazioni, magari inutili, a noi studenti. Ci siamo ritrovati a dialogare con degli schermi e ciò ha provocato un disagio mentale e sociale per noi adolescenti”.

E’ un fiume in piena anche Sonia Barberi, dirigente dell’Isti. Comp. Carducci Da Feltre: “E’ davvero una situazione ardua, ma siamo pronti a ripartire. Certo e’ che tornare domani in presenza mi lascia basita perché non c’è il tempo neanche per pensare e riorganizzarsi. E’ per questo che voglio ringraziare i miei docenti,gli studenti e tutto il personale per gli sforzi che stanno compiendo”. A sperare in un clima di tranquillità e’ anche Antonello D’Ugo, avvocato e genitore di due bambini che frequentano l’istituto diretto dalla Barberi.

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