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Reggina, dopo il closing la B: debiti, fideiussione e... iscrizione

Tutti i passi che la nuova proprietà dovrà compiere per sigillare la cadetteria. Le firme apposte in uno studio notarile di Chieri: presenti De Lillo e Pea

La Reggina è viva. La luce è amaranto. Sotto l’insegna della “normalità” e della “legalità” si apre la nuova “era” del club dello Stretto, targata Felice Saladini. Ieri la giornata clou: firme, passaggio di proprietà al gruppo del giovane imprenditore lametino, primo approccio e dichiarazioni da “patron della Reggina”.
«È stato firmato l’accordo per il passaggio delle quote societarie – recita la nota ufficiale del sodalizio –. L’intesa è stata raggiunta tra l’amministratore unico e rappresentante legale della Club Amaranto Srl Fabio De Lillo e l’imprenditore Felice Saladini. Ora finalmente si potrà riprendere a pianificare il futuro del club e i prossimi passi per l’iscrizione al campionato di Serie B che permetterà alla società calabrese di rimanere nell’élite del calcio italiano».

Il cronoprogramma

Mentre al “Sant’Agata” il nuovo proprietario “viveva” il primo contatto ufficiale con il mondo amaranto, a Chieri in provincia di Brescia, l’amministratore unico della Reggina ed Andrea Pea, amministratore di una delle società del gruppo Saladini (la Enjoysrl, ndc), siglavano il passaggio di mano, sancendo l’ufficiale ed attesa svolta, dopo oltre un mese di tribolazioni per la tifoseria, compiendo un passo deciso e fondamentale per garantire la salvezza sportiva del club.
Nei prossimi giorni verranno forniti maggiori dettagli, illustrando programmi e figure che andranno a costituire l’organigramma societario, Cda compreso.
Adesso l’iscrizione. Considerato che, per citare Eduardo De Filippo, “gli esami non finiscono mai” chiusa una pratica, bisogna pensare subito alle prossime scadenze. Anzi alla scadenza: quella del 22 giugno, termine ultimo e perentorio per la domanda di iscrizione alla Serie B. Il corposo team a supporto del nuovo proprietario e gli amministrativi della Reggina, sono impegnati nell’adempimento di tutti i passaggi necessari per consegnare, rispettando le tempistiche, la documentazione alla Covisoc e alla Lega, iniziando dal pagamento dei debiti sportivi e terminando con la fideiussione, già in lavorazione presso un istituto finanziario e che potrebbe essere completata e consegnata a breve.

Il miracolo amaranto

Il cambio di proprietà, arrivato esattamente un mese e dodici giorni dopo l’arresto dell’ex presidente Luca Gallo, è da considerarsi un vero e proprio miracolo, compiuto da tutte le parti che hanno cucito l’affare. Per la complessità della situazione, da intendersi non solo come esposizione debitoria (che comunque non si discosta da quella di altre società “cadette”), ma soprattutto per il ristretto tempo a disposizione e la difficoltà di riavvolgere la catena documentale necessaria ed indispensabile per arrivare alla firma di ieri. L’operazione, articolata ma caparbia, ha visto il ruolo fondamentale dello studio legale intermediario, la Tonucci e Partners di Roma, dei dirigenti amaranto con l’impronta rilevante di Massimo Taibiche, per un mese, ha lavorato in prima persona per il buon esito della trattativa, sia sotto l’aspetto pratico, ma anche dal punto di vista motivazionale.

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