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Coltivazione di marijuana a Calanna, quattro arresti a Reggio e Villa San Giovanni

Produzione e detenzione di marijuana: con questa accusa sono stati arrestate quattro persone a Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Il provvedimento cautelare nasce da una intuizione dei militari della Stazione Carabinieri di Calanna: nello specifico, movimenti anomali di persone hanno indotto i carabinieri a sospettare che un’area demaniale fosse utilizzata per la produzione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.

Così sono scattati gli arresti su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, ed eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni, supportati da personale della Compagnia di Reggio Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, dopo l'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria.

Le attività d’indagine, coordinate dal sostituto procuratore Nunzio De Salvo e dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, hanno permesso di raccogliere, anche grazie all’utilizzo di ausili tecnici, gli elementi di prova a carico dei quattro soggetti che, dal 1° agosto 2020 al 12 settembre 2020, si sono recati per ben undici volte in una porzione di terreno sito in località Lambusa della Frazione Milanesi del Comune di Calanna, per coltivare 200 piante di marijuana, irrigate mediante un ingegnoso impianto di irrigazione.

Il cerchio si chiudeva definitivamente il 12 settembre, quando gli indagati hanno provveduto alla raccolta dello stupefacente, fatto che ha condotto anche alla contestazione per detenzione di sostanza stupefacente. I successivi riscontri sulle autovetture usate dagli arrestati per recarsi sul sito della coltivazione e l’analisi dei loro profili social network hanno quindi consentito la loro compiuta identificazione.

La Procura della Repubblica di Reggio Calabria, a tal punto, avvalendosi delle risultanze investigative raccolte dall’Arma di Calanna, ha richiesto l’emissione di una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti dei quattro indagati, accolta pienamente dall’Ufficio gip del locale Tribunale.

I quattro  sono stato rintracciati, arrestati e condotti alla Casa Circondariale di Palmi, dove sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Pochi giorni fa, infatti, nell’ambito dei servizi di osservazione e rastrellamenti condotti nelle aree rurali dell’entroterra, disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, analogo intervento dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Villa San Giovanni, che, unitamente a quelli della Stazione di Fiumara e con l’ausilio dell’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, hanno effettuato dei servizi di avvistamento in alcune aree ricadenti nella competenza del Comune di Fiumara ove, per caratteristiche e conformazione del territorio, si riteneva che potessero essere coltivate piantagioni abusive di cannabis illegale.

Dagli accertamenti svolti, effettivamente, veniva individuata in località “Bolano”, sita in area boschiva non recintata ma coperta da folta vegetazione naturale, una piantagione composta da 400 piante di cannabis dell’altezza media di oltre 4 metri. Al termine di prolungata attività di osservazione, sono stati individuati ed arrestati, in questo caso in flagranza di reato, altri 4 individui.
Gli arrestati sono stati associati presso il Carcere di Reggio Calabria – Arghillà, ed il G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria convalidava l’arresto dei quattro soggetti.

Lo stupefacente e l’impianto di irrigazione rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro e rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria. La canapa sarà inviata al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RIS) di Messina per i successivi accertamenti di laboratorio.

 

 

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