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Tragedia a Siderno, barca a vela di migranti contro pontile. Almeno due morti

Sono di nazionalità russa i due morti nel naufragio del ketch oceanico finito in secca la scorsa notte nelle acque antistanti la città di Siderno, nella Locride. Secondo quanto appreso, costituivano l’equipaggio dell’imponente barca a vela, nel cui ventre erano state stipate 109 persone, tra cui due bambini, una decina di donne ed il resto fatto di uomini che si sono lanciati in mare per salvarsi a 4-5 metri dalla riva. Sono migranti provenienti dall’Afghanistan, probabilmente per sfuggire alla fame e alle persecuzioni talebane, imbarcati lungo le coste turche dopo un lungo viaggio attraverso Iraq e Siria.
L’imbarcazione, a causa di qualche errore di rotta, anziché guadagnare il porto di Roccella Jonica, a qualche miglio più a nord del luogo del naufragio, a causa del forte vento di scirocco, o per qualche guasto alle dotazioni di bordo, è finita invece sui bassi fondali sabbiosi di Siderno. Gli scafisti, nel tentativo di riprendere il largo, forse per un errore di manovra, hanno invece diretto la prua della barca contro la pipeline di una cementiera in disuso, in cui si è impigliato uno degli alberi di armamento, impedendo così ogni possibilità di manovra. Sul posto, oltre Polizia, Guardia di Finanza e Guardia Costiera, che stanno proseguendo le ricerche per individuare altri naufraghi, sono giunti numerosi sidernesi per aiutare i profughi che avevano oramai raggiunto la vicina battigia. Immediatamente soccorsi dal personale del locale Commissariato di Polizia, con a capo il dirigente Mario Lucisano, dalla Guardia Costiera e dall’amministrazione comunale di Siderno (che sta coadiuvando l’attività di Protezione Civile e Croce Rossa) sono attualmente in attesa dell’arrivo di un autobus che li conduca al centro di prima accoglienza che il Comune ha messo a disposizione nei locali dell’ex scuola di Siderno Superiore. Le associazioni intervenute hanno fornito acqua, generi di conforto e coperte.

«E' una vera emergenza», ha detto il sindaco di Siderno, Maria Teresa Fragomeni, presente sul posto. «Martedì scorso - ha aggiunto - abbiamo dato una mano ospitando 83 migranti sbarcati a Roccella, e stavamo ancora sistemando la struttura di Siderno Superiore. Ma adesso dobbiamo dare una mano a queste persone sfortunate e disperate, che pur sapendo di andare incontro alla morte, decidono lo stesso di fare queste traversate». Le indagini sono coordinate dal Procuratore della Repubblica di Locri, Giuseppe Casciaro.

Annegati i due scafisti

Si é temuta una strage, poi è stato accertato che sono due le persone morte per annegamento nel corso dello sbarco di 110 migranti stamattina a Siderno, nella Locride, in prossimità di un vecchio pontile in ferro in disuso ormai da oltre vent'anni. Le ricerche in mare condotte per ore, con l’ausilio di alcune unità eliportate delle forze dell’ordine, da parte della Guardia costiera, della Guardia di finanza e dei sommozzatori dei vigili del fuoco, hanno consentito di escludere la presenza in mare di altri corpi senza vita.
Le due persone trovate morte dai soccorritori in acqua sarebbero i due scafisti dello sbarco. Secondo quanto é emerso dalle indagini della Polizia, si sono gettati in acqua nel tentativo di raggiungere la spiaggia e fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Il mare molto mosso, però, non ha dato scampo ai due, che sono morti annegati.
L'ipotesi che i morti siano gli scafisti trova fondamento anche nelle dichiarazioni fatte agli investigatori da alcune delle persone che a bordo della barca a vela a doppio albero e lunga 25 metri su cui viaggiavano i migranti, che sono di varie nazionalità, con prevalenza di pakistani, iracheni e afgani. Tra loro anche 12 donne e una dozzina di minori. A lanciare l’allarme, facendo scattare i soccorsi dopo che la barca a vela si era arenata sulla spiaggia, sono state alcune persone che si trovavano sul lungomare. Prima di arenarsi e consentire a gran parte dei migranti di gettarsi in acqua e raggiungere la riva, l’imbarcazione, partita circa una settimana fa dalla Turchia, è stata a lungo in balia del mare mosso, col rischio di schiantarsi contro il vecchio pontile.
Sul luogo del tragico sbarco anche il sindaco di Siderno, Maria Teresa Fragomeni. I migranti, dopo lo sbarco, sono stati trasferiti in un’area comunale dove sono stati sottoposti al tampone molecolare anticovid. In attesa di essere identificati e fotosegnalati, i migranti sono stati ospitati in una struttura messa a disposizione dal Comune di Siderno e gestita dalle associazioni di volontariato territoriali.
Con quello di stamattina tocca quota 13 il totale degli sbarchi verificatisi quest’anno nella Locride, 12 dei quali a Roccella Ionica. Ma la previsione é che nelle prossime settimane gli arrivi di migranti si intensificheranno

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