L’Antiquarium Leucopetra, posto all’interno del restaurato palazzo ex caserma della guardia di Finanza a Lazzaro, custodisce tutti i reperti archeologici rinvenuti nel territorio del comune di Motta San Giovanni.
E' qui che alcuni volontari del servizio civile stanno animando le attività della Pro Loco presieduta da Tiziana Cozzupoli ed è qui che uno di loro, Antonio, sta sviluppando un progetto denominato "L'ecoturismo in Calabria nei beni culturali e antropologici". Ma a presentarci le opere che caratterizzano l'Antiquarium è l'architetto Carmen Capola, da sempre vicina alla realtà culturale di Corso Italia a Lazzaro.
Tra le sale del museo è possibile ammirare i reperti provenienti da scoperte fortuite, tra cui risaltano quelli della stipe dello Stretto della Ferrina (III sec. a.C.) dedicata al culto di Demetra, e rinvenimenti effettuati durante gli scavi archeologici all’interno della fortezza di San Niceto. Il fiore all’occhiello del museo, però, risultano essere senza dubbio i resti di una Villa Romana con Mausoleo e quelli di un abitato tardoantico del II-III sec. d.C.
La lucerna giudaica
Di particolare interesse storico artistico è anche una lucerna giudaica del IV/V secolo d.C. decorata a stampo con il simbolo della menorah, rinvenuta il secolo scorso a Lazzaro, a testimonianza della presenza ebraica già nell’antica Leucopetra.La lucerna è tornata ad essere esposta all’Antiquarium dopo che, dal 13 dicembre 2017 al 16 settembre 2018, è stata protagonista al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara nell’ambito della mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”.
I 109 quadri di Lear
Grande successo in questi mesi sta riscuotendo la mostra "Memorie e paesaggi in riva allo Stretto in un inedito Edward Lear" (direttore artistico prof.ssa Maria Antonietta Mamome, allestitore prof. Saverio Verduci). Sono tantissimi i curiosi, gli appassionati e gli addetti ai lavori che presso l’Antiquarium Leucopetra di Lazzaro hanno ammirato e stanno ammirando i disegni dell’eccentrico autore inglese recuperati presso la Central Library di Liverpool grazie alle ricerche del professore Raffaele Gaetano. 109 opere dello scrittore inglese che nel 1847 si pose come obiettivo quello di visitare l'intera Calabria, ma i moti di Reggio avvenuti nello stesso anno gli permisero di visitare solo la provincia reggina. Partì da Reggio salendo verso la zona ionica della provincia fino a Monasterace.
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