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Reggio si gode i suoi "cervelli". Marco Carbone e Raffaello Pio Marino sul podio alle Olimpiadi di Astronomia

Reggio si gode i suoi "cervelli" e si conferma tra le capitali dell'astronomia in Italia a livello scolastico. Un lavoro certosino svolto grazie alla costante attività promossa dal centro Planetario Pythagoras diretto dalla docente Angela Misiano. Nei giorni scorsi la città ha festeggiato il più che lusinghiero risultato conquistato da due studenti: Marco Carbone del liceo Scientifico Leonardo da Vinci e Raffaello Pio Marino del liceo Classico Tommaso Campanella. Carbone, studente della 5H, ha ottenuto la medaglia d'argento alle Olimpiadi internazionali di Astronomia nella categoria Gamma, mentre Marino, studente della 2D Cambridge, ha ottenuto la medaglia di bronzo nella categoria Apha. Un successo dovuto, appunto, alla preparazione e alla passione degli studenti e al lavoro svolto insieme ai docenti dei due istituti. 

"Non pensavo di vincere l'argento e neanche di andare a medaglia - ha commentato Marco Carbone - perchè queste Olimpiadi sono state una gara difficile. I problemi della mia categoria erano piuttosto difficili, ma alla fine sono rimasto estremamente sorpreso del mio risultato. Di questa esperienza mi resta la competenza nel risolvere problemi, anche complessi, di fisica che poi in realtà possono essere applicati a qualsiasi schema logico e di ragionamento. A livello umano mi restano i rapporti di amicizia con tutti i membri della squadra nazionale, in particolare con il gruppo di Reggio e al Planetario Pitagora. Devo ringraziare tutti i miei professori che mi hanno dato le basi per risolvere i problemi. I successi di tutti i ragazzi di Reggio, lo ribadisco, sono dovuti al Planetario e ai corsi organizzati gratuitamente ai quali chiunque può partecipare". Ecco come Marco immagina il suo futuro: "Certamente voglio fare ricerca nel campo della fisica, mi iscriverò a questa facoltà ma non ho ancora deciso dove".
 
"Un'esperienza formativa che lascerà il segno nella mia vita". Così Raffaello Pio Marino, supportato dalla docente di Matematica e Fisica, Adriana Basile, commenta il brillante risultato ottenuto alle Olimpiadi internazionali di Astronomia. "Amo molto l'astronomia, una disciplina che già da piccolo mi appassionava e che le Olimpiadi hanno fatto in modo che questa passione affiorasse e diventasse predominante nella mia mente". Un risultato voluto: "La speranza è l'ultima a morire - sorride Raffaello - ma diciamo che le tre prove erano piuttosto difficili, ma ho sempre sperato di poter raggiungere questo risultato". Grande gioia in famiglia: "I miei genitori erano davanti alla porta dove si svolgeva la gara e mi hanno rasserenato ed è stato molto utile il loro supporto emotivo. Dopo queste gare mi resterà una ancora più forte passione per l'astronomia e l'amicizia che ho stretto con gli altri membri della squadra, uno dei fattori più importanti di queste esperienze. Vincere è importante, ma un elemento caratterizzante sono i rapporti che stringi. Questa edizione purtroppo non si è svolta in presenza e sarebbe stato bello incontrare gli altri partecipanti di altre nazioni".

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