Militari del comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria e dello Scico, con il coordinamento della Dda reggina, stanno eseguendo due provvedimenti emessi dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, con cui è stato disposto il sequestro di beni per un valore di oltre 212 milioni di euro riconducibili a due imprenditori del settore della fabbricazione e distribuzione di conglomerati bituminosi e del calcestruzzo.
Secondo la Dda di Reggio, i due imprenditori indagati sarebbero "collusi con alcune cosche di 'ndrangheta". Si tratta di Domenico Gallo, di 62 anni, di Bovalino, e Gianluca Scali, di 46 anni, di Roccella Jonica.
Il patrimonio che é stato sequestrato dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello Scico, il Servizio centrale investigazione criminalità organizzata delle fiamme gialle, riguarda un voluminoso complesso di imprese commerciali e disponibilità finanziarie, oltre ad una lunga serie di beni mobili e immobili.
Secondo quanto è emerso dalle indagini, il patrimonio sequestrato, costituito da imprese commerciali, beni mobili e immobili e disponibilità finanziarie, "sarebbe stato accumulato nel tempo - riferisce in una nota stampa la guardia di finanza - anche grazie all'abbraccio affaristico/criminale con le cosche reggine".
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