Scoppia la polemica, a San Ferdinando, tra la Flai-Cgil e il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, per l’assegnazione degli alloggi di via Serricella, finanziati nel 2012 dalla Regione con fondi della comunità europea.
Sul tavolo, la convenzione in base alla quale- secondo il sindacato – gli appartamenti dovrebbero essere destinati esclusivamente all’accoglienza e all’inclusione abitativa dei migranti della tendopoli. Mentre l’Amministrazione vorrebbe ampliare la platea dei potenziali beneficiari alle famiglie della fasce povere di Rosarno.
«La Flai – ribadisce il segretario comprensoriale Rocco Borgese – è per l’integrazione non per la ghettizzazione: vogliamo le case sfitte, quelle case pubbliche che il sindaco di Rosarno è restio nel donare ai ragazzi stagionali africani. Non so il perché, dovrebbe spiegarcelo, visto che quegli alloggi sono destinati solo ai migranti africani in quanto finanziati con fondi pubblici della Comunità europea. Non si può avere altro tipo di destinazione, quindi, se vuole aiutare effettivamente i rosarnesi indigenti ci sono le case popolari ma quelle case lì non si devono toccare assolutamente, la normativa parla chiaro».
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