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Gioia Tauro, fuori pericolo la donna ferita dall’ex suocero: si era lanciata dal balcone per salvarsi

Francesco Gullace ha spiegato al magistrato le motivazioni del gesto

È fuori pericolo di vita, vigile e lucida in reparto, dopo essere stata sottoposta ad intervento chirurgico al Gom di Reggio Calabria, la donna tunisina di 45 anni che sabato mattina si è lanciata dal secondo piano per sfuggire alla furia dell'ex suocero, Francesco Gullace, di 84 anni, che impugnata una calibro 9 ha esploso nei suoi confronti alcuni colpi di pistola che l'hanno attinta al torace e alla gamba destra.
Un gesto di vera e propria follia scaturito – secondo le prime ricostruzioni – a seguito dell’ennesima discussione di carattere familiare, e, in particolare, del fatto che la giovane voleva separarsi definitivamente dal marito. L’uomo, subito dopo, si è costituito al Commissariato di Polizia presentandosi con la pistola addosso carica e con il colpo in canna, circostanza che ha provocato attimi di tensione tra gli agenti che hanno dovuto disarmarlo.

Gullace (difeso dagli avvocati Daniele Calipa e Rocco Mazza), al quale sono stati concessi i domiciliari, ieri ha risposto alle domande del Gip ammettendo la colpa ma fornendo una propria versione dei fatti. Ha infatti precisato che non voleva uccidere ma solo impaurire l'ex nuora. Gullace era convinto che la donna avesse da tempo maturato un programma preordinato: la separazione, la gestione dei figli, l’intenzione di allontanarsi e anche eventuali pretese sul lato economico.

Nonostante ciò, l’uomo ha rimarcato più volte che lui stesso e i familiari hanno sempre voluto bene alla giovane, quantomeno prima che scattasse nella sua testa l’inspiegabile raptus.
Dichiarazioni controverse che alimentano luci e ombre rispetto a un episodio sul quale molti aspetti restano ancora da chiarire.

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