
Partecipazione e condivisione. «Principi che chi si è succeduto in questi anni, a livello istituzionale, politico, amministrativo, ha sposato dedicandosi alla realizzazione di una grandissima opera». Partono da questo concetto le considerazioni del sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara alla vigilia dell’inaugurazione del terzo lotto della Gallico-Gambarie.
Il primo cittadino non lesina un pensiero all’impegno di maestranze, tecnici, operatori amministrativi, il cui lavoro ha permesso di arrivare a questa giornata, significativa per sfatare quel pregiudizio secondo cui, a certe latitudini, non si riesca a portare a termine i percorsi. «Quando c'è un obiettivo comune e si opera insieme – dice – si creano le giuste sinergie e la Ga-Ga ne è piena dimostrazione. Non dobbiamo però fermarci».
Il riferimento è agli ultimi 600 metri del lotto, al quarto, a «infrastrutture collaterali, servizi di qualità per un aumento della residenzialità, strutture ulteriori per il tempo libero, turismo naturalistico che poggia su cultura e storia oltre che bellezza. Una strada che unisce, contribuisce a sviluppare un territorio già ricco ma che possiede potenzialità da svelare ulteriormente».
Intanto oggi, dopo il taglio del nastro mattutino, dalle 16 in poi, in piazza a Mannoli, si festeggerà il traguardo anche con un concerto di musica etno-folk.
Da Laganadi il sindaco Michele Spadaro parla di «una data che resterà nella storia e che celebra anche il risultato tecnico della più grande opera in dirittura d’arrivo della Calabria, realizzata per migliorare la mobilità, facilitare il turismo e supportare l’economia locale. Collegando aree costiere a zone montane sarà la strada di tutti, che accorcia tempi e garantisce sicurezza». Spadaro richiama infatti le emergenze cui ci ha abituato la nostra montagna: «La Ga-Ga sarà fondamentale alleata dei mezzi di soccorso e permetterà a questi luoghi di bellezza naturalistica e culturale di uscire dall’anonimato, stimolerà investimenti in ospitalità, ristorazione, attività outdoor, contribuendo a creare lavoro e valorizzare le risorse locali».
Esalta lo «spirito di squadra che ha sempre contraddistinto amministrazioni comunali, associazioni e cittadini della Vallata del Gallico, affinché questo sogno si realizzasse», il primo cittadino di Calanna Domenico Romeo. «Per otto anni abbiamo ospitato il campo base del cantiere, conosciamo la difficoltà di quest'opera che ha dovuto fare i conti con le criticità del torrente. Un tempo di realizzazione congruo in un contesto problematico come l’alveo. Ho avuto già l'onore di percorrere la strada nella sua interezza ed è sorprendente. Un’opera incastonata nella natura, in piena armonia con il paesaggio». Un sollecito, poi, «a compiere l'ultimo passo. Necessario che governo e Regione rinnovino la loro attenzione reperendo le risorse necessarie. La nostra amministrazione continuerà a sostenere con forza il completamento fondamentale per il comprensorio turistico più importante della città metropolitana, Gambarie». Senza dimenticare quanto offre Calanna, «la Necropoli archeologica, il Castello Normanno Bizantino, i musei civico archeologico e della cultura contadina».
Il problema dello spopolamento dell’entroterra nelle riflessioni di Francesco Marra, sindaco di Sant’Alessio in Aspromonte, per il quale sebbene una strada non basti da sola ad arginare il fenomeno, possa comunque essere «punto di forza che agevola la diffusione di politiche di sviluppo dei nostri territori. Sant’Alessio è l’unico paese, per conformazione geografica, ad essere pianeggiante e avere disponibilità di ampi spazi per manifestazioni di una certa entità. Stiamo lavorando per nuove aree attrezzate e mettere in rete le risorse comunali per offrirle all’area vasta. Negli ultimi mesi abbiamo ospitato circa 14 mila persone in vari eventi messi in campo da quest’amministrazione. Con l’avvento della strada, dobbiamo essere pronti ad accogliere le opportunità e attuare un progetto politico, in chiave integrata, suffragato dalla Regione e inserito in uno scenario europeo. Una fucina di idee di rilevanza intercomunale che favorisca il confronto operoso tra le realtà locali e consenta l’elaborazione di un progetto da implementare, in tempi certi, nei quattro comuni del Gallico».
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