Si è avvalso della facoltà di non rispondere il consigliere comunale di Reggio Calabria Antonino Castorina, arrestato lunedì per falsità in atto pubblico e reati elettorali. Assistito dagli avvocati Natale Polimeni e Francesco Calabrese, l’esponente del Partito democratico si è detto ancora turbato per l’arresto e ha deciso di non dare spiegazioni ai sostituti procuratori Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo nel corso dell’interrogatorio di garanzia fissato per questa mattina davanti al gip. Tuttavia Castorina avrebbe dato la sua disponibilità a farsi interrogare nei prossimi giorni.
Stando alle indagini della Digos, alle ultime comunali di Reggio Calabria del 20 e 21 settembre scorsi, avrebbero votato centinaia di anziani che in realtà non si sono mai recati al seggio. Anziani per i quali, però, secondo l’accusa, Castorina e altri indagati avrebbero ritirato nei giorni precedenti al voto i duplicati delle tessere elettorali.
Ha fornito, invece, la sua versione dei fatti il presidente di seggio Carmelo Giustra, anche lui finito ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta coordinata anche dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gerardo Dominijanni. Sul contenuto dell’interrogatorio c'è il massimo riserbo, ma l’indagato ha risposto per un paio d’ore alle domande dei pm che, in queste ore, stanno vagliando anche il materiale «di interesse investigativo» rinvenuto nel corse delle perquisizioni effettuate il giorno dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare. Sembrerebbe, infatti, che la Digos abbia trovato numerose fotocopie di carte di identità sulle quali, adesso, gli investigatori stanno accertando l'eventuale collegamento con le elezioni comunali di settembre.
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