«Questa di Muraca è una cosa che è arrivata ora, ed è difficile da digerire. Procederà la magistratura è evidente. Anche perché si tratta di una cosa che non era prevista e non era nota. Siamo sotto questo cielo e speriamo bene. Sono certa che la situazione sarà attenzionata con grande serietà, come normalmente accade in questi casi, da parte della magistratura».
È davvero sconcertata dalla vicenda-Muraca la candidata a presidente della Regione Amalia Bruni, che ieri sera si trovava a Reggio per accogliere il ministro Luigi Di Maio. Il codice etico del Pd, infatti, prevede tra le cause ostative alla candidatura, anche per elezioni interne al partito, che nessuno sia destinatario di un decreto di rinvio a giudizio e Muraca addirittura è imputato nel processo “Miramare” – che riprenderà giovedì prossimo nell’Aula bunker del viale Calabria – ma è stato candidato lo stesso. La Bruni non sapeva nulla e avere scoperto che un candidato della coalizione che la sostiene è imputato ed è stato lo stesso messo in lista in contrasto con il codice etico del Pd ha avuto per lei un effetto devastante.
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