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Reggio, sì del Consiglio comunale al Bilancio consolidato

Il sindaco ff Brunetti replica ad Occhiuto: "Ha mancato di rispetto alle istituzioni"

Il Consiglio Comunale, diretto dal presidente Enzo Marra, ha approvato il bilancio consolidato che recepisce e acquisisce i dati economici-finanziari delle società partecipate da Palazzo San Giorgio. Dalla relazione dell’assessora Irene Calabrò e del dirigente Franco Consiglio è emerso come Atam (detenuta al 62,5%), Hermes (100%) e Castore (100%) «abbiano chiuso con un utile di esercizio ed il Comune, per questo, non dovrà intervenire per sopperire ad eventuali perdite».
Nel corso della seduta odierna, l’aula “Battaglia”, dopo aver dedicato un minuto di silenzio alla memoria del giornalista Mimmo Raffa, ha discusso ed affrontato altri nove punti all’ordine del giorno, molti dei quali relativi all’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio per sentenze passate in giudicato.
In fase preliminare, il consigliere Antonino Minicuci ha invitato il Governatore Roberto Occhiuto «a chiedere scusa alla città per i toni ineleganti utilizzati nel corso di un recente comizio in Piazza Duomo». «Il presidente della Regione – ha aggiunto il leader della minoranza – da quando si è insediato, non ha mai detto una parola sulle funzioni da attribuire alla Città Metropolitana, un Ente che, sul punto, ha attivato una commissione specifica la cui presidenza è stata affidata a Giuseppe Giordano che sta ben lavorando. Per questo va ringraziato il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace».
Nel corso del suo intervento, anche il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, ha avuto modo di replicare alle parole del Presidente Occhiuto: «Il rispetto per le istituzioni o ce l’hai o non lo puoi comperare al mercato. Col suo comportamento ha dimostrato chi è. Ed a quella parte politica che ha insultato, chiedo almeno di non raccontare bugie. Se ci sono questi 25 milioni per l’aeroporto, spendeteli, ma smettetela di spostarli da una parte all'altra riproponendoli a ripetizione. Se esistono spendeteli. Noi vi verremo a battere le mani in Piazza Duomo. Finitela, poi, con le barzellette dei rifiuti: mentre dal palco di Piazza Duomo si accusava Reggio di essere l’unica città colma di spazzatura, nella Sibaritide si alzava forte la protesta per la situazione disastrosa dei rifiuti. A Rossano, a Corigliano, a Crotone o nella Costa Jonica la crisi è oltremodo evidente e ben raccontata dai giornali. La cosa, ovviamente, non mi consola. Sono preoccupato, piuttosto, perché il Governatore non ha coscienza dei problemi della regione. O non lo sa o mente. Che continui pure ad insultare; non me ne importa nulla. Noi, alle offese, risponderemo sempre con le richieste per la nostra città».
Quindi, il consigliere Carmelo Versace, nel sottolineare «l'onestà intellettuale dimostrata da Minicuci», ha stigmatizzato «il comportamento di alcuni gruppi di minoranza che, in fase di riunione dei capigruppo, col loro voto contrario hanno impedito al Consiglio comunale di confrontarsi su un ordine del giorno utile, al sindaco ed all’amministrazione, per individuare strumenti capaci di alleviare le difficoltà cui andranno incontro famiglie ed imprese di fronte al peso del “caro bollette”».
La lunga fase dei preliminari ha registrato gli interventi di numerosi consiglieri comunali su diversi temi quali l’ultimo risultato delle elezioni politiche od alcuni lavori pubblici come, ad esempio, il Ponte di Sant’Anna il cui futuro è stato sintetizzato dal capogruppo Pd, Giuseppe Sera, che ha descritto «un’infrastruttura che non rischia di crollare, ma la cui ridefinizione rientra nel più ampio progetto di realizzazione del nuovo Ospedale metropolitano nell’area del viale Europa». Anche su questo punto si è speso, successivamente, il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, parlando di «un grande lavoro di programmazione portato avanti dall’amministrazione, i cui risultati si vedranno nel tempo». «Oggi - ha spiegato - è arrivato un anticipo delle somme relative a due dei tre progetti inseriti nei Pinqua. Opere per 45 milioni, promosse dal Ministero grazie alla lungimiranza dell’ex assessora Mariangela Cama e del sindaco Giuseppe Falcomatà, che cambieranno il volto di una grossa fetta del territorio cittadino». Ma le linee di finanziamento elencate da Brunetti sono molte: «Il Pnrr, i Pon Metro, i Patti per il Sud, un Decreto Reggio finalmente sbloccato e che va attualizzato in alcune sue parti. E’ racchiuso in tutti questi interventi il destino di Reggio e della città che lasceremo ai nostri figli. Tutti i contributi sono stati intercettati dalla grande capacità messa in campo da questa amministrazione comunale».
Il consiglio ha, quindi, approvato modifiche ai regolamenti per l’Esercizio del commercio al dettaglio su aree pubbliche e per la Toponomastica con «le diverse intitolazioni di vie e piazze che, d’ora in avanti, terranno conto del principio di pari opportunità».
Infine, la consigliera Teresa Pensabene ha presentato una mozione contro ogni possibilità di spostamento dei Bronzi di Riace che ha raccolto il favore dell’unanimità dell’aula.

Ha concluso il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, che ha espresso solidarietà e vicinanza alla vigilessa recentemente aggredita in città. «Non è la prima volta che succedono cose di questo tipo – ha detto – E’ una cosa gravissima che non ammette giustificazioni».

In un secondo passaggio, l’inquilino di Palazzo San Giorgio si è concentrato sulle critiche mosse rispetto al restyling di Piazza De Nava promosso dalla Soprintendenza: «Questa questione è stata ampiamente dibattuta anche in consiglio comunale. Io resto della mia idea favorevole al progetto, ma nulla toglie che la stessa Soprintendenza, come ha sempre fatto, resti aperta al contributo di idee ed ulteriori discussioni». «Comunque – ha concluso – capisco perfettamente come ci sia sempre un pizzico di scetticismo di fronte ad un cambiamento. E’ successo quando il centrodestra ha riqualificato Piazza Italia dopo la scoperta dell’Ipogeo e lo stesso è accaduto coi lavori di Piazza Duomo, mentre si immaginava la cancellazione di un parcheggio e qualcuno urlava contro il possibile taglio degli alberi. Francamente, non riesco ad immaginare quei luoghi simbolo della città diversamente da come si presentano oggi».

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