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Reggio, il Consiglio post voto tra accuse e imbarazzo

Il risultato delle politiche apre un lunghissimo dibattito preliminare sull’attività della Regione

La classica miccia che ha aperto una lunga discussione in Consiglio -che probabilmente sarebbe stata in ogni caso inevitabile- l'ha accesa Antonino Mincuci. L'ex candidato a sindaco della Lega parlando dell'attività della Regione ha criticato il presidente della Regione Roberto Occhiuto sul mancato trasferimento delle deleghe alla Città metropolitana. Argomento questo non nuovo - quasi atavico - ma ancora attuale in quanto dalla Cittadella non sono arrivati questi provvedimenti nonostante le numerose richieste. Nel merito della questione nessun intervento preciso ma le parole di Minicuci hanno provocato imbarazzo nei banchi della minoranza e soprattutto un assist per la maggioranza.
E se prontamente il consigliere leghista De Biasi ha specificato che «Minicuci parla a titolo personale» Federico Milia di Forza Italia ha affondato: «Prendo le distanze dalle parole di Minicuci, il presidente Occhiuto sta lavorando tanto per Reggio mentre gli enti del territorio non riescono a dare seguito a queste attività». Tra frecciatine sul comizio di piazza Duomo dei giorni scorsi e difese personali e di partito è scaturito un lunghissimo dibattito preliminare di una riunione di Consiglio lunghissima ma che (è questa è sicuramente una novità oltre alle solite accuse) ha registrato un dibattito a tratti interessanti su tematiche interne al Comune e non solo e alcune posizioni di maggioranza e minoranza sono state similari.

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