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Palmi, grande eccitazione per il Varia-Day

Tutto pronto per accogliere le migliaia di spettatori che vi convergeranno per la spettacolare “scasata”

L’attesa è finita. Palmi è pronta a vivere la festività della Varia 2019 a quattro anni di distanza dall’ultima volta. Il popolo di Palmi è pronto a riassaporare quelle emozioni, quella passione e quel trasporto che solo la festa della Varia sa regalare. Tutto è pronto per uno degli eventi più affascinanti del pianeta. Alle 18 in punto, Palmi si trasformerà nell’ombelico del mondo.
La prima edizione della Varia moderna, una struttura imponente dal peso di circa 20 tonnellate e 16 metri di altezza, risale al 1900 quando, su iniziativa del cavaliere Giuseppe Militano e di altri concittadini palmesi, la festività fu ripresa dopo che nel 1872 era stata sospesa. La base lignea su cui sorge la Varia è detta U Cippu, tutti i personaggi in essa rappresentati, l’Animeddha (Maria Teresa Leva), u Patreternu (Antonio Garipoli) e gli angioletti sono reali, e fanno di essa la più grande macchina sacra a spalla con esseri viventi, che dal 2013 è stata riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco, primo bene per la Calabria.

Anno Domini 1582. Il rito antico della Varia di Palmi vi trae origine: le barche della marineria palmese solcano il mare per correre in soccorso alla dirimpettaia Messina, piegata da tempo dalle devastazioni di numerose pestilenze. E’ un gesto di solidarietà e di grande umanità che non verrà dimenticato. I messinesi in segno di riconoscenza decidono, infatti, di donare alla città di Palmi, dimostratasi amica nel momento del bisogno, una reliquia contenente un sacro capello di Maria di Nazareth, proveniente dalla ciocca di capelli che nell’anno ‘42 la Madonna donò personalmente alla città di Messina, per il conforto che gli ambasciatori della città peloritana le portarono fino alla lontana Gerusalemme. Oltre alla ciocca di capelli, la Vergine avrebbe anche affidato una lettera per la città di Messina. Il ritorno “du vasceddhuzzu” alla Marinella di Palmi, con il dono sacro a bordo, fu atteso con gioia e trepidazione dalla popolazione palmese, che gettò allora le basi per il culto della Madonna della Lettera, del Sacro Capello e della Varia.

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