Sgomento e incredulità ieri mattina in municipio. Un vuoto, per dipendenti comunali e amministratori, all’improvviso privati di un’impiegata modello, quale era per tutti Giuseppina Bruzzese. Per tanti di loro era molto più di una collega: era un’amica, stimata e disponibile.
«E’ un dolore immenso: Giusy era ormai come una sorella, una confidente con cui condividevamo da lunghi anni un rapporto di affetto e fiducia reciproca. È un’assenza che non si potrà colmare», racconta in lacrime Ivana Ferraro, che insieme alla sorella Isa condivideva con la giovane intense giornate di lavoro. Era rimasta una ragazza semplice, dolce e solare, Giusy, sempre pronta ad accogliere con il sorriso e la volontà di rendersi utile quanti si recavano all’ufficio delle Politiche sociali per informazioni e per il disbrigo di pratiche sui servizi scolastici e assistenziali come pure a quelli dell’area culturale e turistica.
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