Le ruspe del Genio militare hanno ripreso stamane le operazioni di demolizione della baraccopoli di San Ferdinando occupata da migranti impiegati come braccianti agrumicoli nel comprensorio.
Il lavoro dei mezzi meccanici procede senza problemi, sotto lo sguardo vigile della forze dell’ordine.
Una parte dei 900 migranti insediati nell’accampamento è stata trasferita in una vicina tendopoli, per altri è stato effettuato, o è in corso, il trasferimento nei centri d’accoglienza indicati nel piano elaborato dalla prefettura e dal Viminale.
Diversi migranti si erano allontanati autonomamente dopo l’ordinanza di demolizione emessa dal sindaco, Andrea Tripodi.
La delegazione della Caritas della Calabria interviene sullo sgombero della baraccopoli di San Ferdinando, in corso da ieri, e, in una nota, plaude al fatto «che, come previsto, le operazioni si stiano svolgendo secondo il rispetto massimo della dignità e dei diritti umani, avendo come principale obiettivo la tutela e la messa in sicurezza presso adeguate strutture dei fratelli immigrati fino ad oggi ospiti della baraccopoli. Questa iniziativa - è l’auspicio - che si è collocata nella giornata di inizio Quaresima, possa essere segno di una svolta sociale di impegno comune nell’esercizio di quanto in questo tempo forte la Chiesa che è Madre di tutti ci chiede. La Carità che tutto spera sia sostegno alla trepidazione che accompagna queste ore».
Un encomio viene espresso nei confronti delle istituzioni locali, delle forze dell’ordine e in particolare del prefetto Michele di Bari, «per quanta delicatezza e umanità prodigano nel compiere il loro lavoro di funzionari dello Stato. Ci si augura - si legge infine - che l’auspicata collaborazione che manifesta evidenti frutti di solidarietà possa continuare nell’attenzione e nel proseguimento necessario al sostegno integrale dei fratelli migranti».
Caricamento commenti
Commenta la notizia