La quiete dopo la tempesta. La Dda ha iniziato a scrivere il “Libro Nero” sul perverso rapporto tra 'ndrangheta, politica e imprenditoria che ha messo a soqquadro Reggio e alle corde due partiti (FdI e Pd) ma il sindaco Giuseppe Falcomatà non muove un sopracciglio.
Il primo cittadino è tranquillo e, come al solito, al lavoro per nulla infastidito dalle “voci” che sente e che legge. Non vorrebbe neppure commentare gli accadimenti dell'ultima settimana, ma alla fine cede alle insistenze del cronista e rompe la linea del silenzio che si era imposto.
«Ho massima fiducia nel lavoro della magistratura ma anche massimo rispetto per le persone coinvolte nell'indagine - afferma Falcomatà - e spero che tutte possano dimostrare la propria innocenza nelle sedi opportune».
L'articolo completo nell'edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.
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